Storia del bondage

La storia del bondage si intreccia, e si lega, con aspetti simili che riguardano pratiche e consuetudini con origini molto più antiche del bondage.

Non si può prescindere dal fetish, dal sadismo, dal masochismo e da altri aspetti, che in parte si possono accostare al bondage. Anche solo per una semplice associazione di idee o di elementi comuni.

Si trovano delle testimonianze in epoche e paesi distanti tra loro:

  • Nella città di Sparta, nel V secolo a.c., nel santuario di Ortha, giovani efebi venivano fustigati in onore degli dei;
  • A Tarquinia, presso la Tomba della Fustigazione, è possibile osservare una scena nella quale un uomo frusta e sodomizza una donna, mentre ha un rapporto orale con un secondo uomo;
  • Tra gli scavi di Pompei, nella Villa dei Misteri, viene descritta una scena di piacere a seguito della fustigazione.

In tempi più recenti ci sono le testimonianze che vengono tramandate dalle opere di:

  • John Cleland (XVIII secolo) che descrive un scena di flagellazione erotica nello scandaloso Fanny Hill;
  • Il Marchese De Sade (tra il XVIII e XIX secolo), celebre drammaturgo osè, da cui deriva il termine sadismo;
  • Leopold von Sacher-Masoch (XIX secolo), autore del controverso Venere in pelliccia, e dal quale deriva il termine masochismo.

Nel ventesimo secolo si assiste alla proliferazione di movimenti e culture come la Kinky Culture, il Gay Leather Movement e il conio del termine bdsm.

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Bondage, Shibari, Kinbaku

Per meglio capire la storia del bondage è necessario però concentrarsi sulla origine dell’arte delle legature, che arriva dal Giappone.
Il bondage è infatti la trasposizione occidentale dello Shibari (legare), conosciuto anche Kinbaku (legatura stretta).

Lo Shibari deriva dall’antica arte del legare, attività molto in uso nel Giappone feudale tra il XV e il XVIII secolo. L’arte delle corde veniva utilizzata dai praticanti dello hojojutsu, una antica arte marziale che prevedeva l’uso di legature per immobilizzare i nemici.

Lo hojojutsu venne in seguito utilizzato dalla polizia: era in uso legare accuratamente i malviventi piuttosto che incarcerarli (basti pensare alle numerose scene di uomini seduti e legati nella filmografia nipponica).
Le legature erano quindi atti consueti, e divennero parte dell’immaginario collettivo erotico.

Tra il XVII e il XIX secolo si diffusero rapidamente le ukiyo-e, stampe che raffiguravano scene di costrizione.

Dopo il 1950 alcune pubblicazioni locali resero popolari le fotografie di bondage senza vestiti.

Il fascino che la cultura giapponese emana nel resto del mondo ha permesso che il kinbaku, o shibari, si diffondesse anche nel resto del mondo, in particolare nella cultura occidentale.

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